Così A. Fogazzaro descrive Tonezza (Vena di fonte alta) e i suoi Sentieri dell’Anima nel libro “Piccolo mondo moderno”:
“Il sentiero che gira l’omero ignudo di un colle a scoprir lontane conche di pascoli, lontane guardie di acuti abeti allineati su alture terminali di quel paradiso, sdrucciola di là verso l’orlo di una coppa vuota incavata nel prato quasi dal roteare di un vortice, ove fu dolce a qualcuno giacer sul fondo, contemplar il cratere imminente in giro, le felci pendule, gli ellebori, i ciclami, e sopra, nel bianco disco di cielo, il veleggiar eterno delle nubi.
Il viandante ode tratto tratto nel vento vagabondo le diverse voci degli alberi diversi, le umili e le superbe, le tenere e le gravi. Vede sparsi nel bosco sedili di pietre candide, radi sedili di contemplatori solitari, adunati sedili di assemblee, scolpiti di geroglifici indecifrabili come i colloqui degli alberi, forse lavoro di uditori antichi, note di canti aerei fermate nel sasso, forse ricordo ai venturi di chi passò.”
Posted by sara on 22 ottobre 2013 at 17:07
a mw mi piace violetta ma il film
Posted by sara on 22 ottobre 2013 at 17:06
niente di speciale