Mi trovavo in Inghilterra alla festa di fine anno accademico di una scuola superiore, c’erano molti ragazzi e ragazze su di un prato grandissimo. Fui invitata da un professore a fare un giro, così ci incamminammo nella campagna inglese. Passai da un paesaggio all’altro, e in ogni uno risplendeva una particolarità.
Camminai su prati con un erba bellissima che risplendeva di un verde smeraldo, e poi mi trovai su una strada sterrata. Ai lati c’erano grandi alberi che le facevano da cornice, avevano i colori dell’autunno sopra di me e sotto ai miei piedi c’erano foglie rosse o giallo dorate e mi sentivo avvolta da una luce molto particolare.
Tutto era pieno di una bellezza luminosa fatta di colori, odori e di sensazioni di armonia.
Dal cielo, arrivò una navicella spaziale dalla quale uscirono delle sfere colorate. Avevano occhi, naso e bocca. Io avevo paura che potessero rapirci, ma loro non si curarono di noi ma portarono via squarci di natura, in cui risplendeva bellezza. Loro non ci vedevano, perché non eravamo ancora completamente pieni di bellezza.
Poi arrivarono altri extraterrestri, questi erano simili ad orchi, erano brutti e molto grezzi, non erano in grado di vedere la bellezza, e non ci vedevano perché portavamo nel cuore un po’ di bellezza, quella che ci era sufficiente per salvarci da loro.
Prendemmo la strada del ritorno, ancora la natura ai miei occhi risplendeva di bellezza. Il professore ed io ritornammo alla festa e lui si mise a parlare ai ragazzi e disse loro:
“Solo oggi posso comprendere l’importanza della bellezza, oggi che con la mia età matura so assaporare ciò che mi circonda; ma porto anche nel cuore il ricordo della bellezza della mia gioventù e posso attingere ora dall’una ora dall’altra. A voi ragazzi dico: tenete nel cuore il ricordo di questo giorno felice e sappiate che ora è il tempo di raccontare la bellezza che vedete. Non è più il tempo di vedere senza raccontare, senza esternare ciò che è intriso di armonia, ma di dirlo in modo che questo prenda più forza nel mondo e dentro di voi. Io vedo la bellezza di questo paesaggio e lo esprimo, dico io lo vedo!”
In quel momento lui si girò verso di me e mi sentii avvolgere da un amore divino ed egli continuò dicendo: “Guardo una persona negli occhi e vedo la sua bellezza e lo esprimo, dico io vedo la bellezza dentro di te”
(sogno di Daniela, novembre 2012)
Posted by reteecosardi on 25 dicembre 2012 at 21:09
I sogni possono essere degli strumenti meravigliosi, che ci offrono l’opportunità di vivere esperienze letteralmente incredibili, e di far emergere la nostra saggezza profonda.
Questo post mi ha aperto uno squarcio sulla connessione con la bellezza, lo vedo e lo dico!! 🙂
Posted by Riccardo - reteecosardi on 25 dicembre 2012 at 21:04
I sogni a volte sono meravigliosi, lo vedo e lo dico!! 🙂 ci fanno vivere esperienze letteralmente incredibili, e fanno affiorare la nostra saggezza